Energia, Calenda e Galletti su Sen: decarbonizzazione al 2025, ecobonus e nuovi impianti rinnovabili

in Governo, Parlamento


Prima dell’approvazione della Strategia energetica nazionale (Sen) – strumento di indirizzo e programmazione governativo a carattere generale della politica in materia – i ministri Mise Carlo Calenda e Ambiente Gian Luca Galletti sono intervenuti questo pomeriggio davanti alle commissioni Attività produttive e Ambiente di entrambi i rami del Parlamento per chiarire gli orientamenti dell’esecutivo.

In merito all’efficienza energetica, ha fatto sapere Calenda, “abbiamo cercato di aumentare l’efficienza e abbassare il costo” attraverso la definizione di “un nuovo ecobonus“.

Quanto al carbone – se la sua sostituzione “solo con energia rinnovabili è una proposta che non sembra avere oggettivamente fattibilità dal punto di vista tecnico” -, verrà indicato un obiettivo politico di uscita entro il 2025. In questa direzione, “abbiamo dato mandato a Terna di individuare nel prossimo piano di sviluppo il dettaglio delle infrastrutture necessarie” per la chiusura per questa data della produzione a carbone “affinché avvenga in sicurezza”, in particolare a Brindisi nord, Torrevaldaliga e in Sardegna.

Al contempo, circa “l’adeguatezza“, ossia sul “come possiamo essere certi di risucire a rimpiazzare una sufficiente capacità di produzione in maniera da non esporsi a shock pericolosi“, si fa necessaria la realizzazione di “una precisa lista di infrastrutture da realizzare” per non trovarsi nella condizione in cui a fronte della dismissione di alcune centrali non viene costruita una capacità sostituitva sufficiente.

In generale, la Sen è stata oggetto di un’ampia consultazione pubblica – worshop con esperti, 40 incontri con le associazioni interessate, consultazioni partecipate con chiunque abbia avuto interesse a offrire suggerimenti – e molte delle richieste si sono concentrate su argomenti simili: offrire la proiezione di uno scenario anche al 2050, e non solo al 2030, ripensare i target quantitativi sulle fonti rinnovabili ritenuti “troppo timidi“, l’adeguatezza degli impianti, il gas e molto altro.

In particolare, “c’è una preoccupazione generalizzata sulla questione dell’impatto del consumo del suolo“, e quindi “un’indicazione forte di prevedere un repowering degli impianti“. A questo proposito il ministro Galletti ha chiarito che le richieste vertono sulla necessità di spostare le risorse economiche su interventi per aumentare l’efficienza energetica: “il processo di decarbonizzazione”, compreso il fotovoltaico, “ci porterà a questo”, ha commentato il titolare dell’Ambiente, evidenziando che nella stesura definitiva della Sen verrà proposta “l’urgenza di approvare la norma ferma al Senato sul consumo del suolo, che già detta regole precise sullo sfruttamento del suolo ancora non impermeabilizzato“.

Ancora, “dovremo ragionare sulla gestione del territorio degli enti locali“, per capire “quali aree si potranno utilizzare per impianti“, eolici o fotovoltaici; sopratutto, “ci vorranno piani mirati ai rifacimenti”, considerato ad esempio che “circa 80% dell’eolico da qui al 2030 dovrebbe giungere a fine vita utile”.

Riguardo al gas invece, molte delle questioni riguardano il “corridoio di liquidità“, una misura che vuole mettere a disposizione i diritti di trasporto all’estero inutilizzati, con l’obiettivo di abbassare i costi della logistica. Sul punto “c’è una chiara separazione del mondo industriale“, ha detto Calenda, che “è diviso a metà“: da una parte chi “ha paura di rimanere con contratti più costosi per un abbassamento del prezzo” e dall’altra chi di contro ritiene che un prezzo più basso possa dare la possibilità “di rinegoziare il contratto” rendendo più vantaggioso il sistema. La posizione del governo in proposito è altrettanto chiara: “pensiamo che il corridoio sia molto importante per avvicinare il nostro prezzo al TTF”, ossia l’hub del gas olandese, “nel momento in cui si sviluppano le rotte nord a nostro avviso è una cosa indispensabile da fare”.

Proprio sul gas, e in particolare sul tema della concorrenza, il presidente della commissione Industria del Senato Massimo Mucchetti (Pd) ha sottolineato la necessità di “ridurre il numero dei soggetti che distribuiscono il gas localmente“. Per il senatore si tratta di “tanti piccoli monopoli, molto inefficienti, ma esendo monopoli legati agli enti locali che hanno tutti i bilanci in ordine”, tuttavia “la rete rimane arretrata”.

In chiusura, Calenda ha ricordato come sia stato previsto un “raddoppio delle spese e incentivi sulla filiera delle rinnovabili” in ricerca e sviluppo “per accompagnare tutto il meccanismo che dovrà essere sempre piu orientato alla maturità tecnologica”.

Accetta l'utilizzo dei cookie per l'utilizzo di questo sito. Informazioni

La miglior esperienza di navigazione si ottiene con i cookie attivati. Cliccando su "Accetta" o continuando la navigazione si considerano come accettati.

Accetta