E-cig, cambiare cultura e tassa: deputati e senatori compatti annunciano emendamenti in legge di bilancio

in Parlamento


sigaretta_elettronicaRimodulare la tassazione sui liquidi per la sigaretta elettronica in base alla presenza di nicotina nella prossima legge di bilancio. E’ questa l’intenzione condivisa trasversalmente dai parlamentari riuniti oggi intorno al tavolo organizzato dal blog Strade e da Vapitaly a Roma, presso palazzo Santa Chiara. Tra questi il presidente dell’intergruppo parlamentare sulla sigaretta elettronica Ignazio Abrignani (deputato Maie), secondo cui il settore è penalizzato da “una tassa incoerente“, e a cui il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ieri “non ha dato risposte”. “Gli studi vanno perfezionati – ha concluso – per capire le conseguenze delle e-cig. E’ necessario passare dalla protesta alla proposta”. Il deputato del gruppo Misto-Possibile Pippo Civati ha invitato i rappresentanti del fumo elettronico “ad alzare l’asticella” e muoversi “sul piano culturale” per ottenere la bollinatura del ministero e ridurre così i “costi sociali del fumo”.

Dalla senatrice azzurra Maria Rizzotti, anche lei tra i promotori della revisione della tassazione sulle e-cig nella prossima stabilità, la proposta di utilizzare “protocolli accettati nei vari Paesi europei” per fornire “maggiore credibilità” al prodotto. La forzista ha anche ricordato che pende sulle casse dello Stato un rimborso per i produttori quantificato in 100 milioni di euro, conseguenza della sentenza della Consulta, che a luglio 2015 ha giudicato incostituzionale l’articolo 62-quater del Testo unico sulle accise (504/1995) nella parte in cui sottopone a imposta di consumo al 58,5 per cento del prezzo di vendita al pubblico, la commercializzazione dei prodotti non contenenti nicotina, idonei a sostituire il consumo dei tabacchi lavorati, oltre ai dispositivi per il consumo.

Adriana Galgano (CI) ha ricordato la lotta condotta nel 2013 per evitare l’applicazione di accise sulle e-cig, conclusa con un ordine del giorno che impegnava il governo a rivederne la tassazione, come in parte accaduto. “E’ stata un’operazione stupida – ha sottolineato – dei 115 milioni di gettito previsti ne sono arrivati soltanto 5, un fallimento”. Dopo l’interrogazione di ieri sugli effetti del fumo elettronico, la deputata ha anticipato oggi che presenterà un’interrogazione rivolta al Mef sulla parte fiscale, nella quale citerà le ricerche internazionali condotte sugli effetti positivi del fumo elettronico, poi proposte emendative nella legge di bilancio. Un ultimo intervento da parte della senatrice Raffaela Bellot (misto-Fare!), anche lei dell’intergruppo parlamentare sulle e-cig: “E’ importante ridurre la tassazione – ha detto – ma anche il costo dello strumento necessario per fumare”. 

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