Ministro Lorenzin: nessun taglio alla sanità pubblica, Regioni d’accordo su risparmi

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Non ci saranno tagli alla sanità pubblica. Così il ministro della Salute Beatrice Lorenzin oggi in Aula alla Camera, ha risposto all’interrogazione di Marisa Nicchi (Sel) che chiedeva chiarimenti in merito alla destinazione dei risparmi prospettati nell’ambito della sanità pubblica, in relazione alla piena applicazione dei livelli essenziali di assistenza. Il ministro ha ribadito quanto affermato nei giorni scorsi durante il dibattito relativo al decreto in materia di enti locali, ovvero che Stato e Regioni, con l’intesa del febbraio 2015, hanno deciso che il fondo sanitario nazionale subirà una riduzione annua, che in realtà è “un mancato aumento rispetto all’anno 2014” di circa 2,35 miliardi di euro. Le Regioni – ha ricordato Lorenzin – hanno scelto di reinvestire nel fondo sanitario nazionale oltre il 50 per cento delle risorse necessarie per raggiungere l’obiettivo finanziario di risparmio, pari complessivamente a 4 miliardi di euro, fissato nella legge di stabilità del 2015. Con l’intesa del 2 luglio 2015, governo e Regioni hanno poi individuato i singoli sotto-settori della spesa sanitaria sui quali occorrerà agire.
Quanto alle ulteriori misure di spending review annunciate dal commissario Yoram Gutgeld, in vista della prossima legge di stabilità 2016, il ministro Lorenzin ha affermato che “il Sistema sanitario nazionale non può tollerare tagli lineari, essendoci spazio esclusivamente per interventi di efficientamento e razionalizzazione in specifici settori della spesa sanitaria“. I risparmi dovranno “rimanere nel settore sanitario”, ha detto la titolare della Salute, ed essere utilizzate per finanziare spese incomprimibili, come l’acquisto dei farmaci innovativi, lo sblocco del turnover, la promozione della medicina territoriale e i nuovi LEA.
In questa ottica il governo è a lavoro da mesi per “la riorganizzazione del sistema aziendale pubblico” in una logica di “valutazione e miglioramento della produttività”. Infine, in risposta alla necessità di modificare la normativa sulla responsabilità civile e penale dei professionisti sanitari, entro fine mese – ha assicurato il ministro della Salute – la commissione ministeriale completerà i lavori, e l’intenzione è quella di “consegnare quanto prima il documento finale alle Camere e proporre contestualmente al governo di valutare l’inserimento nel ddl stabilità del relativo pacchetto normativo”. 

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