Confronto a distanza Tsipras-Merkel sulla crisi. Il primo chiede di votare no al referendum, la seconda: nessun aiuto senza riforme

Continua il braccio di ferro tra Atene e Berlino sul debito greco, mentre alle 17.30 di oggi l’Eurogruppo si è riunito in videoconferenza per decidere se accettare o meno le richieste avanzate martedì dal premier ellenico Alexis Tsipras. Quest’ultimo, che ieri aveva inviato una lettera ai vertici delle troika (Commissione europea, Bce e Fmi) dicendosi pronto ad accettare le richieste per il risanamento del debito previe alcune modifiche, oggi si è rivolto in diretta Tv ai suoi concittadini chiedendogli di votare no al referendum che domenica prossima stabilirà se la Grecia accetterà o meno le proposte di Bruxelles. “Votate no al referendum: non significa dire no all’Europa o uscire dall’euro, ma tornare a un’Europa di valori. Ed è un passo decisivo verso un accordo migliore, già dopo l’annuncio della consultazione abbiamo ricevuto proposte migliori, soprattutto riguardo alla ristrutturazione del debito”, ha dichiarato il leader di Syriza. Parole sulle quali poco dopo è stato chiesto il parere della cancelliera Angela Merkel. A Berlino, nel corso di una conferenza stampa unificata con il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la Merkel è tornata a ribadire un concetto caro al governo tedesco: niente aiuti alla Grecia senza le riforme. “Lasciamo aperte le porte al colloquio con la Grecia ma abbiamo bisogno che Atene realizzi le riforme per una crescita sostenibile come hanno fatti altri paesi europei” ha dichiarato la cancelliera. Rispetto a quanto dichiarato da Tsipras la leader tedesca è sembrata condividere un concetto: aspettare il voto di domenica. “Oggi è mercoledì, domenica c’è il referendum – ha continuato -, riteniamo che prima debba aver luogo il referendum, se ci sarà qualche situazione nuova la valuteremmo, ma per il momento non c’è nessuna situazione nuova”.