Contraffazione, in Italia costa 6,5mld. Sottosegretario Mise, Gentile: “Massimo impegno del governo”

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Legalità, sicurezza e un lavoro sinergico a livello locale e nazionale per contrastare la contraffazione. Sono questi i principali temi emersi in occasione della presentazione del rapporto conclusivo del programma nazionale di azioni territoriali anticontraffazione promosso dalla Direzione generale per la Lotta alla contraffazione-Ufficio brevetti e marchi del ministero dello Sviluppo economico in convenzione con l’Anci

Il sottosegretario allo Sviluppo economico Antonio Gentile ha spiegato che il costo del fenomeno a livello internazionale al 2014 ammonta a circa 338mld di euro. Le merci contraffatte provengono da economia di tutto il mondo, ma “maggiormente dalla Cina“. Gentile ha affermato che si stima che il 15% del valore globale dei sequestri è relativo a marchi italiani: in Europa siamo il primo paese per prodotti contraffatti mentre a livello mondiale siamo secondi solo agli USA. Il sottosegretario ha spiegato la necessaria cooperazione in ambito nazionale e internazionale, e proprio in questa direzione si inserisce l’impegno contro la contraffazione nel Programma nazionale di riforma allegato al Def (Documento di economia e finanza). “Dopo il piano Made in Italy – ha quindi annunciato Gentile – stiamo elaborando un ultimo piano anticontraffazione che si concentra su una azione strategica integrata per aggredire sia l’offerta che la domanda di beni contraffatti”. Il sottosegretario ha quindi spiegato il ruolo del Consiglio nazionale anticontraffazione (da lui presieduto dal 31 marzo), ossia veicolare le istanze dei Comuni, protagonisti nella lotta al fenomeno. Il Consiglio ha anche elaborato una proposta per una norma sulle sanzioni per acquirenti di merce contraffatta

Paolo Testa, responsabile dell’Area studi dell’Anci ha quindi esposto i risultati del programma anticontraffazione sottolineando che la vicinanza dei Comuni al fenomeno è fondamentale nelle lotta alle attività illecite. Dal rapporto è emerso che nel 2014 sono stati effettuati oltre 17mila sequestri, 26 Comuni sono risultati assegnatari di un contributo e ammessi al finanziamento di progetti e interventi anticontraffazione per fare informazione, networking, investigazione e formazione. 

Loredana Gulino, direttore generale della Direzione generale per la lotta alla contraffazione – Ufficio italiano brevetti e marchi del Mise, ha detto che nel 2014 il mercato dei beni contraffatti ammontava a 6,5 mld in Italia, ciò significa che “se fossero stati immessi come prodotti legali ci sarebbero stati 17mld in più”. Altro tema importante è che “il reato di contraffazione è considerato debole, di serie B soprattutto tra i giovani”. Con il programma del ministero dello Sviluppo e dell’Anci sono stati aumentati a 17 i nuclei specializzati nella contraffazione in 26 Comuni e coinvolti 5 mln di cittadini

Secondo Antonio Ragonesi, responsabile sicurezza dell’Anci, “l’azione sanzionatoria ha le armi spuntate”: ecco perché nelle città metropolitane il contrasto su strada va pianificato e fatto interforze e in questa direzione sarà fondamentale il decreto sulla sicurezza urbana annunciato dal governo

Per l’Agenzia delle dogane e dei monopoli è intervenuto Edoardo Mazzilli, direttore ufficio investigazione della direzione centrale antifrode, secondo il quale si confondono “drammaticamente” tre temi chiave che vanno invece chiariti: diritti della proprietà intellettuale, sicurezza dei prodotti e norme di origine. Mazzilli ha quindi messo a disposizione dei Comuni la banca dati Aams affinché “la polizia di prossimità si integri con chi fa enforcement ai confini”. Secondo il rappresentante dell’Agenzia infine “la parcellizzazione dei reati è un grave problema nella lotta alla contraffazione“. 

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