Def, Padoan alle Camere: domani manovra. Governo punta su imprese e investimenti, no imposte

in Governo, Parlamento


Manovrina per l’aggiustamento dei conti pubblici in arrivo. Lo ha annunciato oggi il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan presso le commissioni Bilancio di Camera e Senato riunite per l’esame del documento di economia e finanza, quasi a 10 giorni di distanza dal via libera dal Consiglio dei ministri. Anticipando alcuni temi del “corposo” provvedimento ha parlato di misure su enti locali, zone colpite dal terremoto e sterilizzazione “in parte” delle clausole di salvaguardia che dal 2018 prevedono un aumento delle imposte. Nessuna misura invece sulla Cassa depositi e prestiti e sulla webtax (per la regolamentazione della tassazione per le aziende che operano in rete). L’azione di governo “va valutata non solo col Def ma con la manovrina e con il dpcm per il rilancio degli investimenti pubblici che stanzia 47,5 miliardi fino al 2032“.

Con riferimento specifico alle previsioni contenute nel Def, Padoan ha evidenziato come nel 2013 si sia registrato un calo del Pil di -1,7%. Nel 2014 invece vi è stata una “inversione di tendenza con +0,1%, negli anni successivi +0,8 e +0,9%. Nel 2017 la previsione è di +1,1%. In sintesi si rileva una “crescita che si irrobustisce e un deficit in calo”, nonostante questi dati “non siamo soddisfatti” ha detto Padoan pur sottolineando l’aumento del numero degli occupati e un “tasso disoccupazione ancora elevato tra i più giovani”.

Il titolare di via XX Settembre ha aggiunto infine che “la legge annuale per la concorrenza è un obiettivo da perseguire con celerità, insieme all’immediata definizione di un appropriato strumento legislativo a cui affidare i prossimi passi in materia di liberalizzazioni”. In risposta alle diverse domande dei parlamentari il ministro ha spiegato che le clausole di salvaguardia “vanno contabilizzate finché non vengono disinnescate, quindi l’indebitamento netto cui facciamo riferimento è molto più basso”. In merito alla rimozione di queste: “non so dire quali misure prenderemo perché non ne abbiamo ancora parlato. Il dibattito è aperto e libero da ideologismi” e va svolto con una “analisi tecnica e non solo politica”. Per quel che riguarda le privatizzazioni, Padoan ne ha parlato quale “strumento importante di finanza pubblica e di politica industriale”, ci sono però “situazioni diverse nei vari settori” e le “decisioni andranno prese caso per caso e non con tagli lineari”.

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