Direzione Pd, premier Renzi: “L’ultima sulla legge elettorale”

L’Italicum non cambierà. Lo ha stabilito la direzione del Partito democratico che si è riunita martedì presso la sede del Largo del Nazareno. Al voto sul documento che blinda la riforma elettorale, non ha partecipato compatta la minoranza del partito. “Mi auguro che sia l’ultima” in cui verrà discusso l’Italicum ha detto il primo ministro aprendo il suo intervento, ma potrebbe essere necessario che il gruppo alla Camera si riveda per discuterne. “Chiedo oggi un voto sulla legge elettorale come ratifica di ciò che abbiamo fatto e come mandato per i prossimi mesi”, ha poi aggiunto il premier: “Chiedo un voto vedendo nella legge elettorale lo strumento decisivo per la qualità e l’azione dei governi che verranno ma anche per la dignità e la qualità di questo governo”. 

“Non c’è la dittatura o la democratura, come qualcuno ha avuto il coraggio di dire, nel modello che portiamo avanti, ma il modello che potremmo definire come la democrazia decidente, come l’ha chiamata Violante e su cui Calamandrei ha scritto pagine straordinarie”, ha risposto il premier a chi lo accusa di “deriva autoritari”. Per quanto riguarda le tempistiche, secondo Renzi entro il 27 aprile l’Italicum dovrà approdare in Aula e a maggio sarà necessario licenziare il testo in via definitiva.

Sul leader del Movimento 5 stelle Beppe Grillo Renzi ha detto che “ha perso centralità” e ha definito “un indecoroso gesto” quello di paragonare lui al pilota della Germanwings responsabile del disastro aereo in Francia. Secondo il premier il leader della Lega Nord Matteo Salvini e sul segretario Fiom Maurizio Landini, che di recente ha presentato la compagine “Coalizione sociale”, a cui Renzi guarda con interesse, sono “soprammobili da talk show, due fenomeni televisivi”.