Energia, SEN: governo annuncia avvio consultazione pubblica

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“La Strategia energetica nazionale deve essere uno strumento flessibile“, questo il carattere principale della SEN secondo il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda, intervenuto sul tema questo pomeriggio insieme al collega dell’Ambiente Gian Luca Galletti  presso le commissioni riunite Ambiente e Attività produttive di Montecitorio. La Sen, ha spiegato Calenda, deve tenere in considerazione “vincoli comunitari che escono dagli accordi internazionali, variabili macroeconomiche, infrastrutture” e il tema dell’innovazione tecnologica, “che non siamo in grado di prevedere e che può essere decisivo“.

Diverse le aree di intervento e numerose le proposte dei rappresentanti del governo presentate durante l’incontro, che saranno dettagliate soltanto successivamente nel documento definitivo. Tra queste,  l’introduzione del regime obbligatorio di risparmio “anche in capo ai venditori di energia e non solo ai produttori”, misure specifiche in materia di riqualificazione edilizia, e una revisione delle detrazioni fiscali, “strumenti molto costosi e poco finalizzati in termini di efficienza energetica”. A quest’ultimo proposito il governo sta valutando formule applicate in altri Paesi, come ad esempio il modello tedesco per il fondo di garanzia: anziché optare per la mera detrazione fiscale, si procede al finanziamento a tasso “molto agevolato” e anche a fondo perduto per incentivare gli interventi sull’immobile; tuttavia prima è necessario valutare “quante pratiche i tedeschi sono riusciti ad evadere e in quanto tempo”, ossia se un simile sistema possa davvero essere efficace.
Tra le altre proposte, la semplificazione del processo di acquisizione di servizi energetici per la Pubblica amministrazione, e la previsione per l’industria della “evoluzione dei certificati bianchi“, strumenti con un rapporto tra risparmio, efficienza energetica e costi “che è ad oggi il più conveniente”; al contempo, riguardo al piano di Industria 4.0, “i primi dati ci dicono che sta andando bene” e che contribuisce notevolmente in termini di efficienza energetica.Sebbene sia stato fatto “moltissimo sulla parte industriale”, ha detto Calenda, per raggiungere gli obiettivi dal 2021 al 2030 bisogna intervenire anche sui trasporti, un tema importante della Sen, a cominciare dalla necessità di rinnovare il parco veicolare, “tra i peggiori in Europa”. La questione risulta particolarmente delicata poiché l’obiettivo di riduzione delle emissioni di polveri sottili e di miglioramento della qualità dell’aria “contrasta con quelli di efficientamento energetico” relativi allo sviluppo delle bio energie, come ha evidenziato il ministro Galletti. Al riguardo, se le fonti rinnovabili continueranno ad essere incentivate, “non le vogliamo sovra-incentivare”.
La proposta, per le rinnovabili, è di non lavorare esclusivamente “con incentivi diretti”, ma di stimolare da parte dello Stato il finanziamento di impianti fotovoltaici, garantendo “la stipula di contratti a lungo termine che di fatto ne facilitano il finanziamento presso il mondo bancario”.La consultazione pubblica, hanno ricordato i ministri, “si apre fra una settimana“, e i tempi previsti non sono più di 15 giorni “ma un mese“. Da parte nostra, ha chiuso Galletti, “c’è la disponibilità ad organizzare una giornata di workshop aperto a tutti gli stakeholders”.Il governo si è dimostrato favorevole anche a prevedere un passaggio parlamentare per il provvedimento, come suggerito dal presidente della commissione Ambiente Ermete Realacci (PD), di modo da permettere “una piena acquisizione del programma dal parlamento“, a valle di una discussione più estesa, ad esempio attraverso “una risoluzione“.

 

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