Incarico ad Andrea Gentile all’Irccs: per il ministero della Salute nessuna irregolarità: “Nominato prima del padre”

“La designazione di Andrea Gentile è avvenuta nel rispetto della normativa e del regolamento della fondazione Irccs”. Così ha risposto oggi al question time alla Camera, per conto del ministro della Salute Beatrice Lorenzin, la titolare delle Riforme Maria Elena Boschi, all’interrogazione presentata  ieri da Arturo Scotto (Si-Sel) in merito alla nomina, avvenuta lo scorso 16 settembre 2015, di Andrea Gentile – figlio dell’attuale viceministro dello Sviluppo economico Antonio Gentile– a membro del consiglio di amministrazione della Fondazione dell’Istituto nazionale dei tumori di Milano.  Sulla possibile incompatibilità tra l’incarico di governo e quello di membro dell’Irccs, la Boschi ha precisato che all’epoca della designazione il senatore Gentile non era stato investito dell’incarico governativo: “Tale rapporto di filiazione non integra alcuna causa di inconferibilità ovvero incompatibilità”. A riprova il ministro ha sottolineato che il titolo di studio in ambito sanitario (di cui gentile è privo, fa l’avvocato, ndr) non costituirebbe una condizione necessaria per l’incarico nel cda dell’istituto milanese, come previsto dall’articolo 3 del decreto legislativo n. 288 del 2003 e dall’articolo 12 dello statuto della Fondazione. “Nel consiglio della Fondazione (composto da 7 membri ndr) – ha detto la Boschi – figurano un ragioniere designato dal Comune di Milano, un laureato in scienze politiche e un laureato in lettere moderne, entrambi designati dalla Regione Lombardia e due laureati in medicina e chirurgia e un laureato in farmacia designati dalla medesima Regione”. Seccata la replica del deputato di Sel, che ha rimarcato l’incompatibilità tra i due incarichi conferiti a padre e figlio, “in contraddizione alla politica di rinnovamento dichiarata dal governo“.