Ministro Alfano: caso Diaz è un capitolo chiuso. In Italia sbarcati 59mila migranti nel 2015

in Politica


angelino_alfanoPolizia e immigrazione sono stati i temi trattati oggi dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano in due diversi momenti della giornata. Intervenendo a un convegno organizzato da Siulp e Fns-Cisl, i sindacati della forza dell’ordine dello Stato, il leader del Nuovo centrodestra ha spiegato come è stato “impedito che la Diaz, oltre a diventare fonte di disdoro per le istituzioni, rimanesse una categoria dello spirito per la Polizia: quel capitolo è chiuso, la polizia è un corpo democratico e lo difenderemo sempre. Non è giusto rievocare spettri del passato ogni volta che accade qualcosa che non va”. Alfano ha sottolineato che è stata fatta “una battaglia per impedire che fosse concepito un reato di tortura contro le forze di polizia“, un conto “è che ci sia un reato di tortura, un altro è che il provvedimento colpisca in modo specifico le forze dell’ordine”. L’impegno del titolare del Viminale è quello di battersi “per avere una legge sul merito in Polizia, in modo che chi è bravo vada avanti e non ci sia la sensazione di un tappo che blocchi le carriere”. Parlando poi in commissione Affari costituzionali al Senato, Alfano ha spiegato che gli immigrati giunti in Italia dall’inizio dell’anno con 428 sbarchi sono 59.606 (in misura pari al 2014) e il 92% dei migranti è partito dalla Libia. Circa 78mila sono i migranti ospitati in Italia, tra strutture di accoglienza temporanea, sistema di accoglienza per richiedenti asilo e centri governativi. Alfano ha ribadito l’impegno “a garantire una più equa ripartizione tra le Regioni” ed è in via di rimodulazione “la realizzazione degli hotspots in alcuni porti chiave dove concentrare gli arrivi e fare un primo screening sanitario e l’identificazione“.

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