Obsolescenza programmata: M5S chiede al governo garanzia più lunga dei prodotti e ricambi per almeno 10 anni
in Governo, ParlamentoConsiderare la pratica dell’obsolescenza programmata – in base alla quale un produttore attribuisce una “scadenza” agli oggetti tecnologici di qualsiasi natura per imporne la sostituzione – come un reato di frode ai danni del consumatore. Così Federico D’Incà (M5S) in un’interrogazione presentata alla Camera e rivolta ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente e al premier Matteo Renzi. Secondo il pentastellato, l’esecutivo dovrebbe aumentare il periodo minimo di garanzia dei prodotti, obbligare le aziende a fornire i ricambi necessari per un numero sufficiente di anni (almeno dieci) e rendere disponibili le eventuali istruzioni necessarie alla riparazione. Per D’Incà la pratica dell’obsolescenza dovrebbe essere considerata come un reato di frode ai danni del consumatore, perseguibile per legge, e dovrebbero essere previste sanzioni pecuniarie e detentive. Nell’interrogazione il rappresentante del Movimento 5 stelle richiama diversi studi che confermano come l’obsolescenza programmata non sia solo una sensazione, ma un fatto che comporta evidenti problemi a livello commerciale, nonché un enorme danno economico a carico dei cittadini e dell’intera collettività con costi stimati in parecchi miliardi di euro nell’arco di un anno.