Province, sottosegretario Rughetti: garantiti livelli occupazionali del personale in mobilità

in Governo, Parlamento, Politica


Camera_aula

Dopo l’abolizione delle province firmata dall’attuale ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che fine hanno fatto i lavoratori? E’ questa la domanda che Susanna Cenni (Pd) ha rivolto oggi alla Camera al sottosegretario alla Pubblica amministrazione, Angelo Rughetti per sapere lo stato dell’arte delle procedure di mobilità che interessano il personale delle province e delle città metropolitane. 

Parlando all’Assemblea di Montecitorio, il sottosegretario ha spiegato che la legge n. 56 del 2014 prevede che una parte del personale resterà ancorata alle nuove province, una parte eseguirà le funzioni, come stabilito dalla legge regionale, e la parte restante sarà riallocata secondo le capienze che saranno individuate nei comuni, nelle regioni e nelle amministrazioni centrali. “Il numero esatto dei dipendenti coinvolti potremmo averlo soltanto dopo che le province avranno inserito nel portale gli elenchi delle persone che verranno dichiarate in soprannumero” ha precisato Rughetti, specificando che fino a quel momento possiamo fare soltanto delle stime. Al termine della procedura che definisce l’offerta di mobilità, il Dipartimento della funzione pubblica provvederà a pubblicare sul portale tutti i posti che si sono resi disponibili, al netto quindi di quelli che sono stati già riallocati.

Rughetti ha ricordato che all’inizio di quest’anno sono state predisposte delle dettagliate linee guida per le amministrazioni interessate e sarà pubblicato a breve sulla Gazzetta ufficiale il decreto del presidente del Consiglio con il quale si definiscono “per la prima volta nella storia della Repubblica italiana” le cosiddette “tabelle di equiparazione” attraverso le quali si può spostare il personale di un livello istituzionale verso altri livelli istituzionali, definendo prima l’inquadramento e la retribuzione.

L’attuazione del decreto di mobilità “garantirà la piena tutela degli attuali livelli occupazioni dei dipendenti degli enti di area vasta” ha sottolineato il sottosegretario, ma è fondamentale che le regioni e gli enti “adottino tutti gli atti di rispettiva competenza entro i tempi previsti dallo stesso decreto”.

In conclusione, il nuovo cronoprogramma della riforma “appare coerente con il termine finale del 31 dicembre del 2016” ha detto Rughetti.

Accetta l'utilizzo dei cookie per l'utilizzo di questo sito. Informazioni

La miglior esperienza di navigazione si ottiene con i cookie attivati. Cliccando su "Accetta" o continuando la navigazione si considerano come accettati.

Accetta