Riforma del Senato, atteso il voto finale sul ddl Boschi per martedì. Renzi: “L’Italia è ripartita”

in Parlamento, Varie


senato

Giornata campale in Senato sulla riforma costituzionale che ha registrato l’approvazione del delicato passaggio della legge elettorale quadro, da fare entro sei mesi dall’entrata in vigore della legge. In attesa del voto finale sul ddl Boschi, con le dichiarazioni di voto confermate per martedì prossimo alle 15.00, le votazioni oggi a palazzo Madama si sono svolte rapidamente quindi saltano le sedute previste per sabato e lunedì. Da mercoledì il testo dovrà tornare all’esame della Camera, per quello che potrebbe essere l’ultimo passaggio prima del referendum.

A esprimere soddisfazione a fine serata è il premier Matteo Renzi, che su Twitter lancia un messaggio agli oppositori del testo, ricordando a tutti che “l’Italia è ripartita” e che le riforme non si fermano.

La discesa finale per il ddl Boschi è iniziata dopo l’approvazione dell‘articolo 39 che è passato con 161 sì, 142 no e 3 astenuti, il quale specifica anche le modalità di recepimento della normativa per le Regioni che avranno tre mesi di tempo per adeguare la loro legislazione.

Il passaggio è stato superato con la maggioranza assoluta, raggiunta grazie all’accordo tra la le diverse anime che rappresentano i senatori dem. A testimoniarlo il fatto che a pronunciare la dichiarazione di voto favorevole, a nome di tutto il gruppo del Pd, è stata Doris Lo Moro che in questa circostanza ha condotto le trattative per conto della minoranza. Ad apprezzare l’appoggio interno è stata la titolare delle Riforme Maria Elena Boschi, che ha voluto chiarire il significato dell’emendamento sulla legge che rappresenta le linee guida entro cui fare le leggi elettorali delle Regioni.

Dopo l’approvazione all’articolo 39, il ddl Boschi ha superato anche lo scoglio dell’articolo 40 che reca disposizioni finali. In questa circostanza nell’annunciare il voto contrario, il senatore Claudio Crimi (M5S) ha posto delle osservazioni al testo, osservando che, dopo il passaggio alla Camera, al commissario straordinario è affidata la gestione provvisoria non la liquidazione del patrimonio del CNEL. Approvato, infine, l’articolo 41, che riguarda l’entrata in vigore e l’applicazione della legge costituzionale.

 

Accetta l'utilizzo dei cookie per l'utilizzo di questo sito. Informazioni

La miglior esperienza di navigazione si ottiene con i cookie attivati. Cliccando su "Accetta" o continuando la navigazione si considerano come accettati.

Accetta