Riforma Fondo di garanzia PMI, sottosegretario Mise Gentile risponde a Taranto (Pd): in fase avanzata. In ballo un miliardo per 20 mila imprese

in Parlamento


imprese2Il processo di riforma del Fondo di garanzia delle PMI “è in fase avanzata” e nasce dall’esigenza di aumentare l’efficacia e l’efficienza dello strumento e rendere il fabbisogno finanziario necessario per il suo funzionamento compatibile con gli equilibri della finanza pubblica. Lo ha assicurato il sottosegretario dello Sviluppo economico Antonio Gentile in commissione Attività produttive a Montecitorio rispondendo all’interrogazione di Luigi Taranto (Pd) sullo stato dell’arte della riforma del fondo di garanzia per le PMI. “In questi giorni si stanno chiudendo i test del modello – ha detto il rappresentante del Mise -. Chiusi i test, saranno adottati i provvedimenti amministrativi necessari all’introduzione del nuovo modello di valutazione”.

Gentile ha spiegato che la riforma ruota intorno all’introduzione di un modello di rating interno al Fondo con l’obiettivo di valutare il merito creditizio delle imprese, che sostituirà l’attuale sistema di valutazione economico-finanziaria basato sull’utilizzo del credit scoring. L’adozione del modello di rating consentirà una stima accurata della rischiosità delle imprese. La conoscenza della rischiosità dell’imprenditore permetterà al Mise, ha garantito il sottosegretario, di rendere più selettivi, mirati ed efficaci gli interventi del Fondo, attraverso un’articolazione delle coperture che preveda misure via via crescenti all’aumentare della rischiosità dell’impresa.

Quanto al contratto di riassicurazione sottoscritto a marzo dal Fondo con il FEI (Fondo europeo investimenti), Gentile ha spiegato che è finalizzato a trasferire al FEI medesimo una quota (50 per cento) del rischio assunto dal Fondo sul portafoglio di controgaranzie concesse nel corso del 2016. “La riassicurazione del FEI – ha precisato il membro del governo – è prestata dal Fondo a titolo gratuito”.  Soddisfatto Taranto che sottolineato: “L’accordo firmato lo scorso primo marzo consentirà finanziamenti pari a circa 1 miliardo di euro in favore di 20 mila PMI nell’arco di dodici mesi“.

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