Agenzia del farmaco: sospeso dal ministro Lorenzin il presidente del Cda, Sergio Pecorelli, per conflitto d’interessi

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aifaIl ministero della Salute  ha confermato questa mattina la sospensione dagli incarichi per presunto conflitto di interessi del presidente del Consiglio di amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa) Sergio Pecorelli, in carica dal 2009. Il rettore dell’università statale di Brescia, segnalato dagli organismi interni dell’Authority al ministero della Salute per “potenziali conflitti d’interesse per la sua partecipazione in alcune società che sarebbero vietate dal regolamento interno di trasparenza”, da tre giorni è stato sospeso con provvedimento del direttore generale della stessa Agenzia, Luca Pani. La decisione è arrivata dopo la valutazione del comitato interno all’Agenzia (composto da carabinieri dei Nas e tecnici Aifa) che ha dichiarato “un conflitto di interessi di livello 3, che non consente di svolgere alcun tipo di attività“. Gli atti nei giorni scorsi sono stati trasmessi al ministro della salute, Beatrice Lorenzin, che dovrà decidere se dichiarare la decadenza dell’incarico (ai sensi dell’articolo 9 del decreto ministeriale del 20 settembre 2004). “Sono allibito, esterrefatto da quanto leggo – ha detto Pecorelli – e conto di chiarire tutto nelle sedi istituzionali. Mercoledì prossimo c’è una nuova riunione del comitato, e io presenterò la documentazione che chiarirà la mia posizione. L’attenzione del comitato dell’Aifa si era focalizzata su Pecorelli in particolare per il ruolo di presidente in “Healty foundation”, per il ruolo nella fondazione Lorenzini (che ha rapporti con le aziende farmaceutiche) e per il suo incarico di advisor per un fondo di investimenti e venture capital (la Principia Sgr) di 400 milioni di euro, di cui 40 sarebbero investiti nell’industria dei biomedicali e dei farmaci.

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