Aifa – pubblicato rapporto OsMed sull’uso dei medicinali in Italia nei primi nove mesi del 2015: spesa farmaceutica pari a 21,3 mld, cresciuti i consumi (0,5%) e il ricorso a specialità in classe A (+ 37,4%)

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Nei primi nove mesi del 2015 la spesa farmaceutica nazionale è stata pari a 21,3 miliardi di euro, di cui il 76,5% rimborsato dal Servizio sanitario nazionale. Il dato è stato diffuso dall’Agenzia Italiana del farmaco (AIFA) che oggi sul propio sito internet ha pubblicato il rapporto OsMed sull’uso dei farmaci in Italia (a livello nazionale e regionale) relativo ai primi nove mesi dell’anno 2015. La spesa farmaceutica territoriale pubblica – sottolinea l’Aifa – si è attestata a quota 9.727 milioni di euro (circa 159 euro pro capite), con un aumento del +9,6% rispetto al 2014. L’incremento è dovuto alla crescita (+37,4%) della spesa per medicinali di classe A erogati in distribuzione diretta, la spesa farmaceutica convenzionata ha invece registrato un lieve calo rispetto al 2014. La crescita dei consumi (+0,5%) è in linea con la tendenza generale dell’invecchiamento della popolazione e della cronicizzazione delle patologie. Per quanto riguarda il focus sulle diverse realtà regionali, i livelli più alti di consumo in regime di assistenza convenzionata sono stati osservati nel Lazio, in Calabria e in Puglia, quelli più bassi nella provincia autonoma di Bolzano, in Liguria e in Veneto. Le tre Regioni che hanno fatto registrare la spesa farmaceutica convenzionata più elevata per i farmaci di fascia A sono state laCampania (167,5 euro pro capite), la Puglia (161,6 euro) e la Calabria (158,6 euro); la provincia autonoma di Bolzano, l’Emilia Romagna e la Toscana quella più bassa, (rispettivamente a 97,0 euro, 103,0 euro e 108,0 euro) sotto la media nazionale pari a 134,4 euro. I farmaci antineoplastici e immunomodulatori nel 2015 hanno comportato la maggiore spesa pubblica (comprensiva della spesa farmaceutica convenzionata e della spesa per l’acquisto dei farmaci da parte delle strutture sanitarie pubbliche), mentre i medicinali per la cura del sistema cardiovascolare sono stati superati nella spesa dai farmaci antimicrobici. Il rapporto sui consumi e la spesa farmaceutica delinea anche gli indicatori di appropriatezza,che hanno mostrato un livello non sempre ottimale dell’aderenza al trattamento. I dati sono stati raccolti dal database OsMed Health DB, che ha consentito di analizzare l’appropriatezza d’uso dei farmaci in un campione di 35 milioni di persone assistite, che rappresenta quasi il 60% dell’intera popolazione italiana, in crescita rispetto ai 30 milioni del 2014.

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