Controversie tra consumatori e imprese: pubblicato dlgs su procedure alternative di risoluzione

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controversieOffrire una soluzione semplice ed extragiudiziale alle controversie tra consumatori e imprese. È l’obiettivo del decreto legislativo 130/2015, che attua la direttiva 2013/11/UE, pubblicato sulla Gazzetta ufficiale n. 191 in edicola oggi. Il testo, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri il 31 luglio scorso, entrerà in vigore il 3 settembre. Apportando alcune modifiche e integrazioni al Codice del consumo (decreto legislativo 206/2005), il dlgs prevede la possibilità di ricorrere a procedimenti extragiudiziali – cosiddette procedure ADR (Alternative Dispute Resolution)presso appositi organismi istituiti su base permanente e iscritti in elenchi creati da ciascuna Autorità competente. Queste ultime saranno il ministero della Giustizia, unitamente a quello dello Sviluppo economico, la Consob, l’Autorità per l’energia elettrica e il gas (Aeegsi), quella per le garanzie nelle comunicazioni (AgCom) e la Banca d’Italia. Ogni Autorità dovrà definire il procedimento per l’iscrizione e verificare il rispetto dei requisiti di stabilità, efficienza e imparzialità degli organismi ADR. Qualunque sia l’esito della procedura di composizione extragiudiziale, il consumatore non potrà essere privato del diritto di adire il giudice competente. Con il provvedimento il Mise viene designato come unico punto di contatto con la Commissione europea e, per definire uniformità di indirizzo nel compimento delle funzioni delle Autorità competenti, è prevista l’istituzione presso lo stesso dicastero di un tavolo di coordinamento e indirizzo.

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