Crisi di governo, l’ultima fiducia a Renzi: via libera a ddl bilancio 2017 domani

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Da ritardataria a precoce. La legge di bilancio 2017 si avvia alla conclusione, in anticipo e senza ulteriori modifiche rispetto alla versione approvata dalla Camera a seguito della crisi di governo legata alla bocciatura della riforma costituzionale.

Il testo, dopo la prima lettura da parte di Montecitorio, è stato trasmesso a palazzo Madama e oggi il presidente Pietro Grasso avrebbe dovuto aprire ufficialmente la sezione di bilancio, le commissioni avrebbero dovuto esprimere i propri pareri consultivi e la 5° avrebbe dovuto intervenire su questioni rimaste aperte come gli enti locali e l’ecobonus. Ma con le “dimissioni congelate” di Matteo Renzi per l’approvazione della manovra, il governo ha deciso di accelerare l’iter del provvedimento più importante dell’anno: esame lampo in commissione Bilancio oggi e domani voto di fiducia in Aula. La discussione sarà avviata alle 9,30 (termine anche per la presentazione degli emendamenti), alle 12 dichiarazioni di voto dei gruppi e alle 13,30 la prima chiama. La 66esima fiducia sarà anche (e paradossalmente) la sigla sulla fine del I governo Renzi.

Già domani il presidente del Consiglio Matteo Renzi potrebbe recarsi al Colle, motivo per il quale il Capo dello Stato ha annullato impegni già presi a Milano, tra cui la tradizionale prima alla Scala. Le consultazioni con i partiti potrebbero avere inizio la prossima settimana per la formazione di un nuovo esecutivo. La riflessione tra i palazzi riguarderà anche eventuali elezioni anticipate rispetto alla scadenza naturale della legislatura, indissolubilmente legate al giudizio di legittimità dell’Italicum che la Corte costituzionale pronuncerà il prossimo 24 gennaio

Per la legge di bilancio potrebbe invece essere il secondo viaggio (dopo l’invio della bozza a ottobre) e non ultimo verso Bruxelles: il testo entrerà in vigore il primo di gennaio, ma come anticipato dalla Commissione europea il provvedimento potrebbe essere integrato da una ulteriore manovra nei prossimi mesi.

Domani, nella sede del Nazareno, si terrà la resa dei conti tra Renzi, minoranze e correnti sui risultati del referendum e sul quadro politico futuro. In quella sede le domande di cui si potrebbe iniziare a intuire le risposte sono due: Renzi rimarrà in campo? Chi prenderà il suo posto, quale traghettatore verso le elezioni politiche? Appuntamento alle 15.

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