Farmaci, l’Antitrust in audizione a Montecitorio: Italia costi superiori in Ue

Ha esposto gli effetti sul libero mercato degli accordi sottoscritti dall’Agenzia italiana del farmaco con le case farmaceutiche il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, in audizione oggi in commissione Affari sociali a Montecitorio nell’ambito della risoluzione ad hoc sul tema della trasparenza tra l’Aifa e i produttori, a firma di Silvia Giordano (M5S). Con estrema chiarezza Pitruzzella ha focalizzato il proprio intervento sulle principali criticità riscontrate dall’Autorità: “Le note di credito alle Regioni da parte dell’Aifa per gli acquisti dei farmaci sono atti lesivi alla libera concorrenza”. Il riferimento è al meccanismo attraverso il quale l’Aifa, anziché ottenere il pagamento dei farmaci venduti nel corso dell’anno, avrebbe stretto accordi con le amministrazioni regionali per le nuove forniture, “vincolando così le Regioni ad acquistare il medesimo prodotto senza poter accedere ai farmaci di altre case produttrici dal costo inferiore”. Altro tema centrale per l’Autorità garante della concorrenza e del marcato è la trasparenza dei prezzi, “poco chiari a causa delle clausole collegate alle norme sulla riservatezza a fronte del progressivo aumentare del quantitativo d’acquisto”. Circostanza che “porta il costo complessivo dei farmaci innovativi a essere superiore al livello Ue”, nonostante – riferisce Pitruzzella – “Aifa sostiene che i prezzi sono più bassi che nel resto d’Europa”. Oltre ai problemi riscontrati, il presidente dell’Autorità ha proposto anche una soluzione, sottolineando come il problema dei prezzi elevati sia dovuto alla loro gestione al livello nazionale: “Se ci fosse una maggiore armonizzazione in Ue ci sarebbe un sconto maggiore“. Ultimo capitolo, le procedure d’acquisto, che Pitruzzella consiglia “a evidenza pubblica”, modalità che consente di ottenere prezzi più vantaggiosi.