Parcheggi in aeroporto, M5S chiede al governo di intervenire per garantire concorrenza

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Prezzi elevati e procedure di appalto opache: la gestione dei parcheggi negli aeroporti ha garantito negli anni alti profitti ai gestori di molti scali, a scapito degli utenti, cui viene di fatto precluso l’accesso a un mercato realmente concorrenziale. Questa la denuncia di Arianna Spessotto (M5S) in un’interrogazione presentata alla Camera e rivolta al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio. Secondo la pentastellata bisogna garantire “un’allocazione equa e non discriminatoria” degli spazi destinati ad attività commerciali inclusa l’attività dei parcheggi nelle aree aeroportuali,  evitando “l’estensione da parte del gestore aeroportuale del proprio potere di mercato ai servizi commerciali, limitando in tal senso lo svolgimento degli stessi da parte di altri operatori”. 
La deputata del Movimento 5 stelle parla, a titolo di esempio, del caso della gestione dei parcheggi aeroportuali del Marco Polo di Venezia, affidata, mediante sub-concessione diretta e senza lo svolgimento di una procedura di gara d’appalto, alla Marco Polo Park, società partecipata al 100% dalla Save S.p.A., titolare della concessione per la gestione dell’aeroporto Marco Polo di Venezia. La società gestirebbe circa 6500 posti auto all’interno dei parcheggi aeroportuali, con tariffe base che superano i 10 euro al giorno.
Arianna Spessotto ricorda una recente pronuncia del Tar del Lazio (sentenza n. 1693/13) che precisa l’obbligo di trasparenza al quale è sottoposto il gestore aeroportuale ricordando che “per selezionare il soggetto privato al quale concedere in uso specifiche aree” è necessaria una “procedura competitiva”.

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