Renzi: il 16 dicembre funerale IMU e TASI. Unioni civili si faranno dopo riforma costituzionale

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renzi_cdm“Il 16 dicembre ci sarà ultima rata del 2015 per Imu e Tasi. Segnatevela: sarà il funerale delle tasse sulla casa”. Lo ha ribadito oggi il premier Matteo Renzi in un’intervista a Rtl 102.5 nel corso della quale ha toccato tutti i temi più caldi del momento e tracciato la tabella di marcia del governo per i prossimi mesi. “La legge sulle unioni civili è una questione di civiltà. Andrà in Senato dopo la riforma costituzionale e prima della stabilità“, ha specificato il primo ministro che si è detto convinto che la riforma del Senato “passerà” perché “porta ad avere meno politici e più politica”. Dopo il bonus di 80 euro e lo sconto Irap sul costo del lavoro, Renzi punta ad abbattere le tasse sulla casa, poi, ha anticipato, l’intervento dell’esecutivo toccherà l’Ires e l’Irpef. “L’Europa non può dirci cosa fare delle tasse. È la stessa Europa che si gira dall’altra parte sui barconi?”, ha commentato il presidente del Consiglio il parere negativo di Bruxelles a un’eventuale eliminazione delle tasse sulla casa, che sarebbe contraria alle raccomandazioni Ue. “Nel 2012 abbiamo fatto meno 2,3%, nel 2013 abbiamo fatto meno 1,9%, adesso siamo a più 0,6%. Le riforme funzionano”, ha detto il premier che ha anche segnalato i risultati positivi nell’occupazione: “Ci sono 235mila posti di lavoro in più tra luglio 2014 e luglio 2015, grazie al Jobs Act. Ma io voglio fare ancora di più”. Sul tema immigrazione Renzi ha chiarito la sua posizione: “Dobbiamo salvare tutte le vite che si possono salvare. Poi il rimpatrio e l’asilo devono essere gestiti dall’Europa, allo stesso modo”. Infine un passaggio sul funerale del boss del clan dei Casamonica a Roma che ha destato una forte eco mediatica quest’estate: “Occupiamoci dei boss vivi, non di quelli morti. E confischiamo i loro beni”.

In serata il premier, in veste di segretario Pd, ha reso noti su Facebook i dati di quanti hanno donato il 2 per mille al Partito democratico: “Vorrei ringraziare i 549.196 italiani che hanno scelto di destinare il 2 per 1000 al Partito Democratico. I cittadini, se coinvolti in un progetto per il Paese, non si tirano indietro e anzi ci danno fiducia”.

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