Riforma Senato, via libera da Montecitorio con 357 sì

in Parlamento, Politica


Senato

ROMA – Con 357 voti favorevoli, 125 contrari e 7 astenuti, l’Assemblea della Camera ha dato oggi il via libera al disegno di legge costituzionale che abolisce il Senato. Il testo passa quindi all’esame di palazzo Madama per la terza lettura. “Un paese più semplice e più giusto”, ha subito commentato su Twitter il premier Matteo Renzi. “Brava Maria Elena Boschi, bravo Emanuele Fiano, bravi tutti i deputati di maggioranza #lavoltabuona”. E’ stato fatto “un passo in avanti, è un nuovo tassello per il quale dobbiamo ringraziare i deputati”, ha detto il ministro per le Riforme e rapporti con il Parlamento.

Ma mentre una parte del Pd festeggiava per il risultato raggiunto, la minoranza dem storceva il naso: in Aula infatti non hanno partecipato al voto 18 deputati, tra cui Pippo Civati, Stefano Fassina e Francesco Boccia. In tre si sono astenuti, mentre Sinistra dem, la minoranza che fa capo a Gianni Cuperlo, ha inviato un aut aut sottoscritto da 24 deputati: “Nel caso in cui il governo rifiutasse di riaprire il confronto sulle ipotesi di miglioramento avanzate da più parti, ciascuno si assumerà le proprie responsabilità”. Rosy Bindi, Gianni Cuperlo e Alfredo D’Attorre hanno invece precisato che si tratta del loro ultimo sì e sono tornati a invocare le modifiche alla legge elettorale.

No corale da Forza Italia al nuovo Senato firmato Renzi, ma in 17 hanno scritto a Silvio Berlusconi criticando le scelte sul provvedimento: “Voteremo contro non per disciplina di gruppo, ma per affetto e lealtà nei tuoi confronti”. Il Movimento 5 stelle è rimasto fuori dall’Aula al momento del voto, mentre Sinistra ecologia e libertà ha protestato mostrando la Costituzione tra i banchi.

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