Salva-banche, Renzi: “Con tenacia lavoriamo a una soluzione”. Padoan atteso da domani in Bilancio. Bruxelles chiarisce: “Istituti vendevano prodotti inadatti a persone inconsapevoli”
in Governo, Politica“È impossibile per le regole europee salvare in modo definitivo gli azionisti e obbligazionisti subordinati ma stiamo cercando con grande impegno e tenacia di individuare una soluzione, nei limiti delle regole europee, di avere una forma di ristoro. Ci stiamo lavorando”. Così il premier Matteo Renzi oggi in conferenza stampa a palazzo Chigi, per presentare il progetto Enel-Unhcr in favore dei bambini siriani, si è espresso a proposito del recente salvataggio avvenuto tramite decreto legge di quattro banche regionali. Quanto all’ipotesi di una commissione d’inchiesta parlamentare per chiarire la vicenda, il presidente del Consiglio ha assicurato di vederla “di buon occhio”. Cordoglio a nome del governo per la famiglia dell’uomo che si è tolto la vita ieri dopo aver perso i soldi investiti nella Banca d’Etruria: Renzi ha espresso “il proprio dolore” chiarendo di non essere “abituato a strumentalizzare la vita e la morte di alcune persone”. Intanto la procura di Civitavecchia ha aperto un fascicolo contro ignoti per istigazione al suicidio. Un intervento nella stabilità è previsto a breve da parte del governo: lo ha annunciato in serata il ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e lo ha assicurato il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, che già da domani è atteso in commissione Bilancio a Montecitorio per discutere i correttivi da applicare al provvedimento, con ogni probabilità un Fondo in parte privato in parte pubblico, dotazione circa 100 milioni di euro, da cui attingere per ristorare i risparmiatori. Della vicenda Banche ha parlato oggi anche il commissario Ue ai servizi finanziari Jonhatan Hill, secondo cui gli istituti interessati “hanno venduto prodotti inappropriati a persone che forse non sapevano cosa compravano e questo ha avuto conseguenze molto dure e difficili“. Il salvataggio è “responsabilità del governo italiano che ha discusso a lungo con la Commissione”. “Questo si collega a una questione più ampia – ha concluso Hill – sulla tutela dei consumatori e di come possiamo costruire un mercato più forte dei prodotti finanziari al dettaglio. Dobbiamo avere cittadini che si sentano sicuri nell’investire”.