Smettere di fumare, ecco perché è sempre un buon consiglio. Al via nuovo tour degli oncologi per le piazze italiane

in Parlamento


sigaretta

Un tunnel di 14 metri a forma di sigaretta riempirà, a partire dal 14 maggio prossimo, le piazze di Padova, Lecce (4-5 giugno), Messina (1-2 ottobre) e Roma (11-12 novembre) per dire basta al fumo. E’ questa la seconda edizione del tour degli oncologi e pneumologi italiani promossa da Walce (Woman Against Lung Cancer in Europe) e anticipata lo scorso 28 aprile a Roma nel corso dell’evento AIOM (Associazione italiana oncologia medica). La campagna ha l’obiettivo di combattere il tabagismo e sensibilizzare la popolazione sui rischi per la salute derivanti dal fumo. All’interno del tunnel è previsto un percorso di conoscenza a tappa sui pericoli del fumo. Sarà inoltre possibile parlare con un medico specialista in malattie dell’apparato respiratorio e ricevere opuscoli e altro materiale informativo. 

Dire addio alle sigarette non è una missione impossibile” sostiene la professoressa Silvia Novello, presidente Walce ricordando in una nota che ogni anno solo il cancro del polmone provoca in Italia oltre 33mila decessi e il principale fattore di rischio (85% dei casi) che provoca l’insorgenza della malattia è proprio il tabacco. La campagna, specifica Novello, vuole informare tutta la popolazione “anche quella di origine straniera”. Negli ultimi due decenni il tabagismo è diminuito nei Paesi occidentali, nelle aree in via di sviluppo invece il vizio aumenta del 3% ogni anno e si tratta delle zone da cui proviene la maggior parte degli immigrati, dove non è ancora diffusa la cultura della prevenzione.

Walce ha diffuso anche i numeri del fumo in Italia, sulla base dell’indagine Doxa-ISS del 2015: il numero dei fumatori attivi è rimasto sostanzialmente invariato rispetto al 2014, circa 11 milioni (10,9 mln) ossia il 20,8% della popolazione. Di questi, 6,3 sono uomini mentre quasi 5 sono donne. Per la prima volta sono stati rilevati anche i dati nel mondo dello sport: 1 atleta su 10 fuma. Si inizia a fumare mediamente a 17 anni e la motivazione principale è l’influenza degli amici (anche se cresce il numero di chi inizia a fumare per colpa dello stress). Il 98,8% dei tabagisti fuma tutti i giorni e il consumo medio è di 13 sigarette. Nel 2015 si conferma un’ulteriore diminuzione dell’uso della sigaretta elettronica (dal 1,6 del 2014 al 1,1 del 2015). Gli utilizzatori della e-cig hanno mediamente 45 anni e sono soprattutto uomini (anche se sale la percentuale degli ultra 65enni) e il prodotto più usato è quello a base di nicotina. Anche lo scorso anno è aumentato il numero di chi ha smesso di fumare le sigarette tradizionali tramite le e-cig. 

Per quanto riguarda il fumo passivo, in Italia vi sarebbero circa 15 milioni di persone che assorbono il cosiddetto fumo “secondario” e nel mondo le vittime sarebbero 600mila l’anno. 

Da qui l’invito da parte di Walce a smettere di fumare e provvedere a una diagnosi precoce associata alla prevenzione primaria per ridurre la mortalità. 

In conclusione l’associazione ricorda il progetto Cinefumando proposto nelle scuole medie e al biennio delle scuole superiori del territorio padovano per rafforzare – attraverso la visione di alcune sequenze di film con scene di fumo di sigaretta – la valenza positiva del non essere fumatore

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