Banche, nessun passo indietro di Adepp: investimento è per il bene del Paese

in Economia, Politica


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Il fondo Atlante 2 e il salvataggio di Monte dei Pachi di Siena sono stati al centro dei lavori della Camera ieri. Durante il question time in Assemblea il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha risposto a due diverse interrogazioni firmate da Lega e Movimento 5 stelle. In commissione Finanze il viceministro MEF Luigi Casero ha fornito ulteriori elementi sulla situazione del sistema bancario italiano in seguito ai quesiti posti da Sinistra italiana – Sel. La commissione di vigilanza sugli enti gestori di forme di previdenza ha ascoltato dapprima il sottosegretario dell’Economia Pier Paolo Baretta e poi a seguire il presidente di Adepp, Alberto Oliveti in merito alla partecipazione delle casse previdenziali private nel fondo Atlante 2

L’obiettivo delle opposizioni: non mettere a repentaglio la stabilità degli enti di previdenza. Le argomentazioni del governo a supporto della decisione di coinvolgere il bacino dei professioni: “riconciliare gli interessi pubblici e privati” e investire “nell’economia reale”. 

Baretta ha garantito che il rendimento dell’investimento in Atlante 2 sarebbe “eccellente” e non violerebbe l’assunto secondo cui le casse “debbono agire nel solo interesse di aderenti e beneficiari”. In ogni caso il rappresentante del Mef ha annunciato che a breve sarà emanato un decreto ministeriale in materia di principi generali e limitazione degli investimenti delle risorse degli enti previdenziali

Il presidente Adepp, Alberto Oliveti ha accolto con favore le parole del Tesoro chiedendo però “ulteriori specifiche tecniche” e “direttive da parte dei ministeri vigilanti” (MEF e Welfare). Il numero uno dell’associazione ricordando la natura squisitamente politica della delibera che ha dato il via libera ad una partecipazione al fondo Atlante ha spiegato che “ogni Cassa deciderà autonomamente se partecipare o meno nell’investimento, motivo per il quale 3 su 16 hanno dichiarato di essere contrarie all’intervento“. 

Nella delibera non vi è un “quando” e nemmeno un “quanto” ha detto Oliveti spiegando le condizioni per partecipare all’investimento: “il rispetto delle politiche di asset allocation delle Casse e i chiarimenti tecnici necessari a valutare il rapporto rischi/rendimenti”.

Oliveti ha quindi affermato di “guardare con interesse” a tutte le proposte “di questo genere” che potrebbero arrivare a patto che “garantiscano redditività senza rischi e lo sviluppo delle professioni“. 

Diretto l’intervento del presidente della commissione parlamentare di controllo sugli enti previdenziali, Lello Di Gioia (Misto) il quale non crede che “Adepp sia interessata a investire nell’economia reale”. Il deputato ha chiesto quindi chiarimenti sulla cifra messa a disposizione di 500 mln, ossia la percentuale del 10% del fondo Atlante. Allo stesso tempo, riprendendo dichiarazioni diffuse negli ultimi giorni, il presidente della commissione ha chiesto di sapere in che modo contribuirà ogni singola Cassa. Per Di Gioia è “strano che vi siano dichiarazioni diverse” sulla partecipazione di Adepp al fondo per MPS definendo la delibera del 25 luglio “politica e non di impegno“. Data la mancanza di documenti tecnici il presidente Di Gioia non comprende perciò “come mai è stato detto sì al governo per 500 mln di investimento”. Per questi motivi la commissione ha intenzione di capire meglio, dopo la pausa estiva, con una indagine approfondita tutti gli investimenti mobiliari e immobiliari delle Casse ha annunciato alla fine il presidente. 

“Valuteremo la convenienza dell’operazione” tenuto conto che “se c’è un rischio per il Paese dobbiamo intervenire” ha risposto il presidente Adepp. “I nostri professionisti sono nel mondo economico reale, tutelarli dai rischi e investire sul lavoro è il nostro obiettivo” ha concluso Oliveti. 

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