Gentiloni presenta il nuovo governo. Confermati Boschi, Alfano e Lotti. Domani passaggio consegne e fiducia Camere

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Ore 10 consultazioni con i gruppi parlamentari, lista dei ministri, ore 17,30 incontro col Capo dello Stato, ore 20,00 Giuramento. E’ questa, in sintesi, l’agenda di oggi di Paolo Gentiloni, presidente del Consiglio incaricato da Sergio Mattarella di formare un nuovo governo. Dopo il primo giro di incontri ieri pomeriggio, stamattina l’ex titolare della Farnesina ha avuto 4 ore di colloqui con Fratelli d’Italia, il gruppo delle Autonomie e quello delle minoranze linguistiche, Civici Innovatori, CoR, Area popolare, Forza Italia, Gal e Pd. Grandi assenti M5S e Lega Nord che hanno rifiutato di partecipare alle consultazioni per un nuovo governo.

Abbiamo lavorato con velocità per dare risposte al Paese, rappresenteremo l’Italia nei prossimi appuntamenti internazionali”, ha detto Gentiloni al termine del colloquio con il capo dello Stato, Sergio Mattarella, durato poco più di un’ora. “Il governo proseguirà nell’azione di innovazione svolta fin qui dall’esecutivo Renzi e si adopererà per facilitare il lavoro tra le diverse forze politiche per individuare le nuove regole della legge elettorale“. Molto emozionato, il neo premier ha fatto chiaro cenno alle difficoltà politiche legate all’esito del referendum costituzionale, ma ha assicurato che il suo governo si metterà al lavoro immediatamente “con ottimismo”.  

Il nuovo esecutivo giura alle 20 al Quirinale nelle mani del Capo dello Stato, probabile un Consiglio dei ministri già stasera. Domani il passaggio di consegne con Matteo Renzi, poi la fiducia alle Camere per entrare nell’esercizio delle proprie funzioni.

Per quanto riguarda la squadra, numerose le conferme, ma anche qualche new entry dell’ultimo minuto. Marco Minniti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio con delega ai servizi segreti, prende il posto di Angelino Alfano al Viminale, mentre il siciliano leader di Ncd va alla Farnesina. Riconfermati al MEF Pier Carlo Padoan, alla Giustizia Andrea Orlando, alla Difesa Roberta Pinotti, al MIT Graziano Delrio, al MiseCarlo Calenda, alla Salute Beatrice Lorenzin, all’Agricoltura Maurizio Martina, al MibactDario Franceschini, alla Semplificazione Marianna Madia, all’Ambiente Gianluca Galletti, al Lavoro Giuliano Poletti, agli Affari regionali Enrico Costa. Stefania Giannini lascia il ministero dell’Istruzione all’attuale vicepresidente del Senato Valeria Fedeli, i Rapporti col Parlamento passano dalle mani di Maria Elena Boschi – che è stata nominata sottosegretario alla presidenza del Consiglio – alla senatrice dem Anna Finocchiaro(che è stata relatrice in I commissione della riforma bocciata alle urne il 4 dicembre scorso). Claudio De Vincenti lascia palazzo Chigi per assumere l’incarico di ministro per la Coesione territoriale e il Sud; un nuovo ministero, quello dello Sport, per il renziano Luca Lotti che mantiene anche la delega all’Editoria.

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