Def, al via l’esame in Parlamento. Pil in crescita, ma nessuna notizia sulle infrastrutture strategiche

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Camera_aulaIl Parlamento ha avviato l’esame della Nota di aggiornamento del Documento di Economia e Finanza (DEF), presentata dal governo. Dopo aver ascoltato Istat, Corte dei Conti, Bankitalia e Ufficio parlamentare di Bilancio, la V commissione di Montecitorio è passata alla fase operativa già nella seduta di ieri, mentre l’omologo gruppo a palazzo Madama ha appena iniziato i lavori. Le commissioni esprimeranno un parere sul testo e l’Assemblea voterà infine – prima della sessione di bilancio sulla legge di stabilità, intorno a metà ottobre – le risoluzioni dei gruppi sulla Nota.

Il deputato del gruppo Area popolare Paolo Tancredi, relatore del testo alla Camera, ha spiegato che la Nota evidenzia un miglioramento delle stime di crescita del PIL per l’anno in corso rispetto alle previsioni formulate nel DEF di aprile. Il prodotto interno lordo reale nel 2015 sale dallo 0,7% allo 0,9 per cento. Nella Nota si tiene conto delle raccomandazioni approvate per l’Italia dall’Unione Europea a luglio scorso riguardo la sostenibilità delle finanze pubbliche e l’attuazione della delega fiscale, il Piano strategico per la logistica e operatività dell’Agenzia per la coesione territoriale, la modernizzazione della pubblica amministrazione e l’efficienza della giustizia civile, il rafforzamento del sistema bancario, il mercato del lavoro e l’attuazione della riforma della scuola, e, infine, l’attuazione dell’Agenda digitale e la rimozione degli ostacoli alla concorrenza. Il rappresentante di Ap ha ricordato come il governo voglia utilizzare pienamente i margini di flessibilità in materia di riforme strutturali con riferimento al 2016 e chiedere l’applicazione della clausola per gli investimenti per 0,3 punti percentuali di PIL.

Nella Nota viene dichiarato inoltre che verrà richiesto un ulteriore margine di manovra pari a 0,2 punti percentuali di PIL per far fronte ai costi relativi all’accoglienza degli immigrati. Presente alla discussione a Montecitorio, la sottosegretaria all’Economia Paola De Micheli La Nota, all’esame di tutti i gruppi di lavoro di Camera e Senato, ha già ricevuto il parere favorevole da parte della Giustizia di Montecitorio. Al Senato invece la commissione Lavori pubblici ha sottolineato come non figuri tra gli allegati l’aggiornamento del Programma delle infrastrutture strategiche che, durante il dibattito sul DEF ad aprile, il ministro dei Trasporti Graziano Delrio si era impegnato a consegnare, individuando anche con le Regioni gli interventi prioritari.

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