Istat, Pil 2015 in crescita dello 0,8%. Renzi: “I numeri dimostrano che l’Italia è tornata. Chiacchiere dei gufi stanno a zero”

in Economia, Governo


PilDopo tre anni consecutivi di flessioni il Pil italiano torna a crescere nel 2015 dello 0,8%, in rialzo anche rispetto alla stima provvisoria del Documento di economia e finanza che indicava un attivo pari allo 0,7 per cento. Il dato è stato diffuso oggi dall’Istat e riporta l’orologio agli anni precedenti la crisi finanziaria. Il surplus primario si riduce invece all’1,5%, il più basso dal 2011, mentre è andato bene anche il rapporto deficit/Pil per il 2015: 2,6%, dopo il 3% del 2014. Nel report l’Istituto di statistica ricorda come, in valore assoluto, l’indebitamento del 2015 risulta di –43.101 milioni di euro, in diminuzione di oltre 5,5 miliardi rispetto a quello dell’anno precedente. Positivo anche il quadro relativo alla pressione fiscale complessiva: l’ammontare delle imposte dirette, indirette, in conto capitale e dei contributi sociali in rapporto al Pil risulta pari al 43,3% nel 2015, in calo di 0,3 punti percentuali rispetto al 2014. A contribuire alla crescita del Pil è stato l’aumento della domanda interna pari allo 0,5%, mentre i flussi con l’estero, le esportazioni di beni e servizi sono aumentate del 4,3% e le importazioni del 6,0%. Positivi anche i dati sul lavoro: a gennaio 2016 i dipendenti a tempo indeterminato sono aumentati di 99.000 unità su dicembre 2015, e di 426.000 su gennaio 2015. I numeri dimostrano che l’Italia è tornata. Non la lasceremo in mano ai catastrofisti che godono quando le cose vanno male – ha commentato su Facebook il premier Matteo Renzi -. Con questo governo le tasse vanno giù, gli occupati vanno su, le chiacchiere dei gufi invece stanno a zero“.

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