Appalti, dal Cdm via libera al nuovo codice. Delrio: “Stop al massimo ribasso, qualità al centro”. Cantone: “Rivoluzione copernicana”

in Governo


graziano_delrioVia libera al nuovo codice degli appalti dal Consiglio dei ministri di oggi: come previsto dalla legge delega (n. 11 del 2016) approvata dal Senato lo scorso 14 gennaio, il governo ha recepito, in un unico decreto legislativo, le direttive europee su appalti pubblici e concessioni e ha riordinato la disciplina in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture e contratti di concessione. Il testo sarà ora trasmesso alle Camere, dove le commissioni competenti daranno i loro pareri consultivi entro il 18 aprile prossimo, termine ultimo per il recepimento nella nostra normativa delle direttive europee. “Le gare al massimo ribasso sono finite – ha spiegato il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio al termine della riunione – la scelta cadrà sull’offerta economicamente più vantaggiosa, che coniuga il prezzo ma anche la qualità”. Soddisfatto anche il presidente dell’Autorità anticorruzione Raffaele Cantone, secondo cui il nuovo codice “rappresenta una piccola rivoluzione copernicana nel sistema degli appalti nel nostro paese”. “Da sola – ha poi aggiunto il magistrato – una legge non è in grado di risolvere i problemi e anche questa legge non avrà un effetto salvifico ma alcune novità la porta, anche nel provare a evitare uno dei rischi principale degli appalti, il rischio di corruzione”.​

Il Consiglio ha anche approvato le deleghe di viceministro ai sottosegretari Mario Giro (Affari esteri) e Teresa Bellanova (Sviluppo economico) e il decreto del presidente della Repubblica che conferisce l’abilitazione scientifica nazionale per l’accesso al ruolo dei professori universitari. Nominati infine ambasciatori i ministri plenipotenziari Giampaolo Cantini, Raffaele Trombetta ed Enzo Angeloni.

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