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Governo,
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Il decreto attuativo che disciplina il Fondo nazionale per l’efficienza energetica, istituito presso il Mise,
è stato predisposto dal ministero dello Sviluppo economico e da quello dell’Ambiente e ora si trova in fase di concertazione finale presso le altre amministrazioni pubbliche coinvolte, come il ministero dell’Economia.
Sarà emanato entro la fine dell’anno.Lo ha annunciato il
sottosegretario dello Sviluppo economico Antonello Giacomelli ieri in commissione Attività produttive alla Camera, rispondendo al deputato 5 stelle Andrea Vallascas che chiedeva chiarimenti sul ritardo nell’emanare la norma. Il testo, ha segnalato Giacomelli, è finalizzato a
favorire il finanziamento di interventi necessari per il raggiungimento degli obiettivi nazionali di efficienza energetica, promuovendo il coinvolgimento di istituti finanziari, nazionali e comunitari, e gli investitori privati sulla base di un’adeguata condivisione dei rischi. Il ritardo, ha spiegato il sottosegretario, è dipeso da due fattori: il primo è stato la “naturale complessità di funzionamento di un Fondo concepito per offrire al settore dell’efficienza energetica una molteplicità di strumenti finanziari di sostegno”, adatti a integrare varie tipologie di progetti e di soggetti. Il secondo aspetto ha riguardato la necessità di
identificare un soggetto gestore del fondo, in grado di portare rapidamente ad operatività lo strumento.
