Pensioni, Boeri: siano anagrafiche, non contributive. Altolà di Padoan: attenzione ai conti pubblici. Poletti ribadisce intervento su esodati in stabilità

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tito_boeriIl tema delle pensioni continua a tenere banco in vista della prossima legge di stabilità. Il presidente dell’Inps Tito Boeri è intervenuto stamattina alla Camera, in commissione Lavoro: “L’età deve essere il fattore che decide e non l’anzianità contributiva – ha detto l’economista. – Se si vuole introdurre maggiore flessibilità quanto al tempo di percezione della pensione dobbiamo porre requisiti di natura anagrafica e non contributiva”. Ogni cambiamento del sistema previdenziale tuttavia, ha avvertito il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan durante un’audizione di fronte alle commissioni Bilancio e Lavoro di Camera e Senato, va attentamente valutato perché avrebbe un impatto sull’indebitamento. “Il governo è impegnato ad analizzare la questione – ha assicurato il titolare del Tesoro – a partire dalla legge di stabilità e compatibilmente con il quadro di finanza pubblica”. Nel corso della stessa audizione è intervenuto anche il ministro del Lavoro Giuliano Poletti: “Da parte del governo – ha dichiarato il titolare del Welfare – è confermata la volontà di intervenire sulla salvaguardia degli esodati all’interno della legge di stabilità per una definitiva risoluzione delle problematiche sociali più rilevanti ancora aperte”.

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