Scuola, il governo stanzia 500 euro a docente per la formazione. Libri, musei e cinema da oggi si pagano con la “Carta”
in Governo, Varie
Il personale docente delle istituzioni scolastiche statali potrà contare su un contributo economico, pari a 500 euro, da spendere per le proprie esigenze formative. Previsto dalla legge cosiddetta “La buona scuola“, il decreto del presidente del Consiglio è stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale in edicola oggi, e gode della copertura economica dal primo settembre scorso. Stabilisce l’assegnazione a ogni insegnante con contratto a tempo indeterminato (sia a tempo pieno che parziale) di una “Carta” nominale; in attesa che sia distribuita su tutto il territorio nazionale (tra il 2016 e il 2017), l’esecutivo ha disposto un Cedolino unico del sistema Noipa (il portale della Pubblica amministrazione).
Nato da un’intesa tra i ministeri dell’Istruzione e dell’Economia, il decreto introduce la possibilità per i docenti di fruire di un contributo che non costituisce una retribuzione accessoria e per un periodo compreso dal 1 settembre al 31 agosto di ogni anno. Con la Carta si potranno acquistare libri e riviste (anche in formato digitale), hardware e software, biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e l’ingresso a musei, mostre ed eventi culturali. Il “bonus” potrà essere utilizzato anche per iscriversi a corsi di aggiornamento, laurea e master.
Il governo ha stabilito norme molto rigide sulla rendicontazione e i criteri di accesso al contributo per la formazione. Al termine dell’anno scolastico, i docenti dovranno fornire un resoconto delle spese sostenute all’Istituto scolastico presso cui lavorano. Nel caso in cui la documentazione risulti non conforme, l’importo verrà recuperato nello stanziamento per l’anno successivo. Diverso il discorso delle rimanenze: il ministero dell’Istruzione provvederà a cumulare l’importo non speso per il prossimo anno scolastico. La norma detta anche regole di buon comportamento: l’insegnante sospeso dall’attività non avrà accesso al contributo per il periodo della sanzione.
